domenica 16 gennaio 2011

Esistono anche altre realtà...

Brunello Cucinelli e la vittoria dell'imprenditoria umanistica
Brunello Cucinelli, Presidente e Ad Brunello Cucinelli SpA, ha vinto il premio Ernst & Young per il migliore imprenditore dell'anno 2009 grazie alla sua "impresa umanista"
Brunello Cucinelli è un imprenditore illuminato. È Presidente e Ad dell'azienda omonima, situata nel borgo medievale di Solomeo, in Umbria e famosa in tutto il mondo per la produzione di capi di cashmere.

Cucinelli è stato insignito del premio Ernst&Young come miglior imprenditore dell'anno 2009, per la sua creatività ed intraprendenza nella guida aziendale. La motivazione che gli ha permesso di vincere è la continua ricerca del benessere psicofisico e della qualità della vita negli ambienti di lavoro, l'importante azione svolta per il recupero ed il restauro di costruzioni storiche, e la forte attenzione dimostrata per l'educazione e la cultura.

L'obiettivo che Cucinelli persegue è infatti il raggiungimento del bene comune per i suoi dipendenti e per l'ambiente in cui lavorano, più che il profitto ad ogni costo. Per l'imprenditore "umanista" il denaro riveste un valore vero solo se è investito per migliorare la condizione materiale e spirituale delle persone.

In una recente intervista apparsa su L'imprenditore Cucinelli ha dichiarato: «È necessario tornare a mettere al centro dell'impresa l'uomo. Il rispetto dell'uomo e del suo lavoro prima di tutto rendono un'impresa speciale».

Queste parole ricordano quelle di un altro grande imprenditore italiano come Adriano Olivetti, che nella sua carriera pose grande attenzione per la crescita umana e professionale dei suoi dipendenti, e dell'ambiente in cui operavano.

Cucinelli destina infatti il 20% del fatturato annuale per la ristrutturazione del borgo di Solomeo in Umbria, un gesto che conferma la dimensione umanistica del suo stile imprenditoriale, ed un modo di "fare impresa" capace di armonizzare profitto e sostenibilità.

La vision dell'imprenditore Umbro è costellata di valori non strettamente materiali, che hanno permesso ai suoi dipendenti di sviluppare un'etica del lavoro utile alla propria crescita individuale e all'intero ecosistema aziendale, senza forzature e meccanismi di controllo pressanti.

Un approccio molto attuale che valorizza la Corporate Social Responsability come leva competitiva per il miglioramento delle performance aziendali, del benessere dei propri dipendenti e dei luoghi di lavoro.

Oggi è nell'impresa e nell'imprenditore che si può trovare una risposta concreta per la vita civile, piuttosto che in ambiti alla deriva come quello della politica.

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