mercoledì 3 novembre 2010

SENZA TITOLO.

aloa uomo bianco, ti voglio raccontar quel che successe solo poche ore fa.
io ero di là, quando qualcuno mi chiamò e mi disse perchè avevo criticato il suo operato.
E perchè lo avessi fatto a bocca aperta e non chiusa, parlandone addirittura non da solo,ma con la gente,dandomi ad intendere ciò che ciò significasse per lui; istigazione alla critica, come fosse un reato.
Ora eravamo io e lui ed io non credevo piu di tanto alle mie orecchie che alle volte le persone parlano ed uno mancandogli talvolta la bona creanza,non le sta a sentire. Eppure lui ripetè vedendosi ancora non capito, di nuovo le stesse parole, ed a quel punto pensai che a star male nel nostro paese non fosse solo il silvio,e che io non ero Veronica...preso da sgomento nel medesimo fortunato fui che a venire in mio soccorso era il tevere, forse perchè ad esso legai l'immagine salvifica che qualcuno ci si potesse buttare a fiume, mica per annegare, quanto per andare a fare un bagno, per rinfrescarsi un pò e ritrovar se stesso, tanto comunque io non cambio idea:
dico a te, qualcuno, se tu credi che la critica non sia lecita, ti sbagli di grosso, e più di te , qualcuno, dice addirittura che sia il sale della democrazia, e per quanto riguarda il suo essere costruttiva non che dipenda da lei, o da chi la fa, piuttosto a pensarci lo è per chi la riceve,mentre l 'unica cosa che fa la critica distruttiva è la censura della critica stessa, come della satira.
Ma poi che cosa è stato detto di così critico?
Ma siamo sicuri fosse una vera e propria critica, e non semplici domande, le quali presupponevano certo, e perchè no, un voler sindacare su alcune scelte no prese?Che sindacare è una prerogativa di tutti a quanto umanamente pare.
Ed è lecito domandare, sindacare, criticare, parlare? Esprimere un'opinione? E' educato, cittadino?Civile? Son quelle cose belle ma che si possono solo dire ma mai fare?
Se io chiedo il perchè di una cosa, l'altro mi può? A - non rispondere mai B - rispondere ma non lui - C - rispondere e pensare " che cacacazzi questo"- D - dire una bugia - E - citarmi in giudizio perchè è vietato - F - sguinzagliare i suoi cani per farmi mangiare vivo ed evitare altre domande - G - risponde lui, ma solo se prima gli hai fatto leggere il copione ...... ma si lettera H, - capire la domanda - e forse la risposta neanche sarebbe più così necessaria .
E su quello che scrive blogger quindi che vogliamo dire? che non lo dovrebbe ne potrebbe dire che così staremmo tutti più bene?
Invece l'analisi di blogger è l esempio che dimostra la teoria, meglio prender tempo e capire,e due anni fa bastava capire le domande che vi venivano poste piuttosto che percepirle come un attacco ai vostri ruoli.
Ad oggi piu' o meno abbiamo la certezza che se valutate sarebbero state quelle critiche,costruttive...
Allora fratello bianco la prossima volta che succede non fartelo accadere,fatti cosciente e resisti al basso istinto del piccolo dominatore che è in ognuno di noi- ce l'hai presente quell'ultimo bambolino della matrioska ?, perchè è così straziante vedere un sindacalista capace di un paradosso simile, quello di investigare su chi e perchè si sia messo in giro a fare domande scomode, e poi, un chiarimento,non sono domande personali, sono domande pubbliche, che riguardano una sfera sociale, una collettività...e poi suvvia, come potremmo mai pur desiderandolo inibire le facoltà mentali anche quelle piu' elementari delle persone no? Perchè quello per cui, fratello bianco sei rimasto scosso, altro non era che l'abc delle domande, chiunque si è chiesto perchè in una trattativa a due, solo uno decide i tempi e l'altro li subisce, mica ci vuol l'istigazione o qualche speciale tecnica di persuasione per far domande del genere, e se le fanno gli iscritti tuoi che vuoi che sia io a fare il lavoro sporco, a facilitarti la giornata? e senti detto tra noi è assurdo solo che si paventi un atteggiamento da te antisindacale, vero no?
Sarebbe la fine del mondo del sotto e del sopra, se addirittura il padrone acconsente- sempre per via della legge, lo statuto dei lavoratori non credete che altrimenti sarebbe stato possibile,la libertà sui posti di lavoro, di opinione, di credo,di critica, di orientamento sessuale,per le donne, etc etc etc...insomma almeno poi il padrone ti paga almeno, il sindacato lo devi pagare tu e se neanche son libero di criticare....
alle domande basta rispondere, che spesso servono per capire e per costruire,che in gruppo il singolo alla fine ci guadagna nel risultato più che a ragionar da soli, ad una domanda non si può rispondere chiedendo perchè mai uno si è permesso di fare quella domanda.E' sprecar se stessi.
Quindi fratello bianco lascia stare, la critica sembra sia ancora lecita ad oggi, per il laico sacra,ho verificato on line sui siti di legge ,se non ti sta bene, te l'ho detto sei fortunato sei a Roma e c'è il tevere, e piuttosto se c'è qualcosa di illecito è prendere le persone portarle ad un colloquio privato e con troppa esagerata apprensione ed agitato astio,astio all'idea che qualcuno ha osato quel che non ci si aspettava, incominciare la sua piccola requisitoria , che io persona troppo sensibile, ahimè!,incline alla suggestione avverto educatamente inquisitoria, timidamente intimidatoria.....
Lascia stare fratello bianco non pensare all'orticello e pensa in grande.
E scusa, visto che ci sono,col sindacato che rappresenti,si può dire - che dici si può dire o prima bisogna chiedere il permesso?- dico col sindacato che rappresenti, cosa succede se uno ne volesse parlare?
Di tutto quello che ha firmato, e che firma sempre? ti si puo chiedere un consulto, un idea, che ne pensi, si puo' dire che non si capisce più che cosa sia il sindacato ed il modo come si fa,e chi lo fa perchè lo fa , si possono fare queste domande o pensi siano fratello bianco sconvenienti, scomode,da vietare?
bè io continuerò a farle, son libero, la libertà costa cara ma a chi non ce l'ha...ho parafrasato andreotti, che onore!....almeno fino ad ora, ci vorrà ancora qualche hanno perchè le domande cominceranno ad essere vietate,fino a quando qualcuno non rimetterà su in piedi qualcuna di quelle squadracce di una volta e che nella storia ci son sempre state e una volta pensa li han chiamati anche bravi!!!...
un ultima cosa, anzi penultima, perchè prima di salutarti fratello biango, mi è venuta in mente una poesia di trilussa che ci va a pennello stasera col mio di sentimento...la penultima cosa, è che vi chiamate rappresentanti di base non perchè lo siete nei confronti del padrone, per lui siamo lavoratori, ma quale base, voi la base cioè noi la rappresentate all interno del sindacato stesso,e quindi un territoriale rappresenta un territorio un regionale una regione ed una nazionale una nazione, e voi una base cioè noi,e voi dovete rimanere più vicini a noi, perche senza base non c'è altezza, la quale a detta mia comunque non deve essere mai più alta della propria statura.
E quindi in una trattativa a decidere i tempi, i contenuti non deve essere solo il territoriale,e comunque va fatta la battaglia pure con questi , mica solo con il padrone.....i discorsi son lunghi, si potrebbe ragionare, anche litigare, ma bisogna parlare, parlare, parlare .....ed io fratello biango, ti rassicuro in merito che nonostante quel tuo cazzo di atteggiamento di quel lunedì che non sai quanto mi son dovuto trattenere e che ti consiglio in futuro di non ripetere, lo scrivo qui pubblicamente, non mi chiami più per chiedermi conto di quello che penso e che non dovrei dire e che invece dico in piena libertà e rispetto altrui, al massimo sono sempre disponibile per capire comprendere discutere domandare ed attendere risposte , democraticamente, senza inventarsi regoli ad personam....
io non mi fermo e continuerò comunque a pensare ed a parlare......
addio parè diceva nonno mio!
buonanotte a i semplici di cuore!
fabbio

e questa è la poesia....

All'ombra.





Mentre me leggo er solito giornale
spaparacchiato all'ombra d'un pajar
o vedo un porco e je dico: - Addio, majale! -
vedo un ciuccio e je dico: - Addio, somaro! -
Forse 'ste bestie nun me capiranno,
ma provo armeno la soddisfazzione
de potè di' le cose come stanno
senza paura de finì in priggione

Nessun commento:

Posta un commento