sabato 7 aprile 2012


Domenico Moccia
Coordinatore FISAC Area Programmatica LA CGIL CHE VOGLIAMO
I numeri forniti nella serata di ieri da C. Hoffmann a nome della FISAC e delle altre Organizzazioni
sindacali e relativi all’andamento delle assemblee sull’ipotesi d’accordo per il rinnovo del CCNL del
credito hanno la stessa scientificità e l’identico valore probante della cabala, ovvero rappresentano
un’interpretazione onirica.
40542 votanti, 22712 favorevoli, 15850 contrari e 1934 astenuti sarebbe il risultato a lunedì 26 marzo.
Come è possibile vedere si tratta di dati aggregati in modo informe, slegati da ogni riferimento territoriale e
aziendale e la richiesta avanzata di una maggiore analiticità e di una verifica sulle comunicazioni pervenute
è stata respinta con sdegnate parole e gli eventuali dettagli su base regionale sono stati rinviati al prossimo
tre aprile.
Delle domande si impongono con immediata evidenza: perché questo rinvio ? Perché non si vuole fornire il
dato disaggregato? Perché non è possibile prendere visione delle mail o dei fax dei regionali ? Forse le
comunicazioni sono avvenute per via telepatica?
Nella fase avanzata di una consultazione contrassegnata da grande nervosismo, le altre organizzazioni
hanno richiesto assemblee di soli iscritti e senza la FISAC in Liguria , Campania ed a Verona, e da una
crescente sfiducia delle lavoratrici e dei
optional da attivare in tempi intermittenti
lavoratori la trasparenza è un dovere assoluto e non un.
Per quanto ci consta e abbiamo verificato con rigoroso scrupolo i No prevalgono, ad oggi, con netto
vantaggio e i colleghi dipendenti dei primi tre gruppi bancari italiani hanno respinto in modo
irreversibile il nuovo CCNL.
Siamo convinti che dinanzi ad un simile risultato i Segretari Responsabili dei Coordinamenti di gruppo che
con tanta enfatica passione avevano condiviso i contenuti del rinnovo contrattuale e che con altrettanta
granitica certezza hanno sostenuto il SI’ nelle assemblee siano pronti ad assumere le conseguenti decisioni .
I nostri dati non assemblati, capillarmente raccolti, corrispondenti a singole assemblee e trascritti per
aziende, territori e ordine cronologico sono a disposizione di tutti e siamo pronti a confrontarli, come
siamo immediatamente disponibili a riconoscere e a dare sollecita comunicazione di eventuali errori,
qualora ci fossero e venissero dimostrati come tali.
La nostra lealtà nei confronti della FISAC è assoluta, consideriamo l’unità un valore da tutelare e
rafforzare, il fair play è la costituente etica e politica del nostro agire, ma come ho già scritto in una lettera
ad Agostino Megale e alla segreteria nazionale i princìpi fondamentali non sono suscettibili di controverse
interpretazioni.
La verità e il rispetto della volontà delle lavoratrici e dei lavoratori sono i princìpi fondanti e costitutivi
della CGIL, per questo li difenderemo in tutte le sedi possibili e con le iniziative più proprie.
Domenico Moccia
Coordinatore FISAC Area Programmatica LA CGIL CHE VOGLIAMO

1 commento:

  1. CHE MERDE!!!!
    FALSIFICARE I DATI!!!1
    E QUESTI SAREBBERO QUELLI CHE CI RAPPRESENTANO?!?!
    CHE SI METTONO CONTRO CHI ALL'INTERNO DEL SINDACATO VORREBBE FARE LE COSE PULITE,VERE?!?!
    MMMMMMMMMMMMHHHHH....MI CHIEDO A CHE SERVE ALLORA IL SINDACATO?!?!CIOE' È FUORI O DENTRO L'ORGANIGRAMMA AZIENDALE?!?!?!!!
    CHE SCHIFO!!!!
    COMUNQUE BUONAPASQUA, W LA RISURREZIONE!!!
    SPERIAMO PRIAMO O POE TOCCHI ANCHE NOI RISORGERE!!!

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