domenica 11 ottobre 2009

COGITIAMO ERGO...SIAM!..E PIU SIAM E MEGLIO STIAM!

Si la mia è un'esortazione ai più a proseguire sulla strada imboccata da Carmelo perchè questo blog è nato con l'intento e la volontà di creare uno spazio comune libero dove poter esprimere le proprie idee sensazioni visioni dando così un corpo al proprio pensiero e quindi a se stesso, alla propria personalità,spesso relegata all'angolo dalla convinzione che a nulla serve anzi che esporla al pubblico risulti pericoloso dannoso perchè tanto nulla cambia e non siamo noi bensì il mondo stesso ad andar avanti così,da solo, senza alcuna possibilità da parte nostra di poterlo modificare.
Ma è vera questa convinzione?
Oppure una comprensibile ma non per questo accettabile scusa,della quale si coprono le nostre paure e la nostra insana attitudine all'ignavia?
Oppure un dogma imposto propagandato ed esercitato dai pochi per regnare sui molti?
In realtà a chi continuamente pronuncia questa frase disfattista rispondo semplicemente che non sta di sicuro affermando la verità, e per riallacciarmi anche al discorso di Carmelo circa una certa mistificazione in uso per confondere ai più il significato di alcune verità, dico con valore di confutazione di guardare con meraviglia alla Storia dell'uomo, e credo che leggendosi un bel libro di storia onestamente si accorgerà che è esattamente il contrario,ovvero che intrinseco alla natura dell'uomo c'è il cambiamento, una continua, inarrestabile attitudine dell'essere umano a modificare la realtà circostante.
Non credo che il mio ragionamento sia di parte ovvero che io voglia convincere qualcuno a tutti i costi a farlo suo e ne che sia così complesso da risultar complicato difficile da digerire,ma se per qualcuno lo fosse gli direi di usare l'immaginazione per compiere un viaggio attraverso le proprie anche più elementari conoscenze partendo dall'uomo primitivo per approdare ai nostri tempi.
A quelli ed a quelle che chiudono la possibilità al cambiamento con la loro stessa debolezza, oltretutto debolezza possibile rispettata, tutelata grazie alle conquiste del pensiero democratico,rispondo al loro "tanto non cambia nulla"di impegnarsi almeno alla tutela di queste conquiste,di resistere ai continui attacchi al progresso da parte di chi vuole solo conservare il potere e di nuovo riportare la storia dell'uomo al medio evo ,a queste persone gli dico di pensare ad esempio alla condizione della donna di oggi rispetto a solo 100 anni fa,oppure al sistema pensionistico, alla sanità pubblica,all'esistenza del sindacato,dello statuto dei lavoratori al fatto che solo pochi anni fa milioni di persone in tutto il mondo scesero in piazza per dire no ad una guerra lontana che non li vedeva impegnati al fronte ma che sentivano nei loro cuori un orrore comune a tutto il genere umano e che i media definirono la terza potenza mondiale.
Cosa credono, che tutti i diritti di cui godiamo, che la democrazia al posto della dittatura, ci siano state donate per spirito di magnanimità, o che siano state trovate sotto i cavoli oppure che è stata tutta una magia?
O è più difficile pensare che realmente siano state il risultato di lotte,di sacrifici,di resistenze,di impegno, di partecipazione,di solidarietà e soprattutto che dietro ad esse ci sia anche una buona dose di ideali,di un andare oltre i propri limiti in virtù di un miglioramento della condizione umana, la propria e delle generazioni future?
Martin Luther King aveva un sogno possibile tramite un Noi,un Noi che oggi,visto che tanto non serve a niente,disconosce il valore dell'Utopia,e credendosi così più adulto preferisce un adesione totalmente razionale alla realtà, la corsa all'adeguamento di valori del tutto sbagliati coltivando dentro,così soli senza speranze,ansie incubi e quotidianità poco accettabili.
Anche se fosse, ma non lo è, mi chiedo sarebbe così salutare credere che non ci sia nulla da fare, rassegnarsi e basta?
Io mi guardo dietro e dico che il medio evo è durato secoli dei più duri, dei più bui, ma che poi anch'esso è finito,e che c'è stato uno dei periodi più fecondi più degni della storia umana, il rinascimento, parola che più di tutte ci dice che più forte della morte è l'amore.
A queste persone dico di aprire gli occhi per vedere la bellezza di questo continuo movimento,inarrestabile evoluzione dell'essere umano,e che si è vero che non è una fiaba,è costellata di errori e di orrori e di peggioramenti ma,e questo mi preme dire che volente o nolente tutto muta tutto cambia a prescindere dalla loro assurda convinzione.
A questo ci è servita la scuola,innovazione che è essa stessa frutto del cambiamento nato dall'agire del pensiero ,l'alfabetizzazione,a rendere la parola un bene comune di tutti come l'acqua ,l'aria ed ogni altro ben di Dio di cui la Natura generosamente ci ha fornito, non solo per poter migliorare le nostre condizioni materiali,il quale miglioramento è solo una conseguenza dell'evoluzione culturale intellettuale sociale dell'essere umano;è attraverso la parola che si formula nelle nostre menti il pensiero ed è attraverso la libertà di poterlo esprimere che esso fuoriesce e diventa bene comune che si incontra od anche scontra, ma che comunque si relazione con quello dell'altro.
E' una continua reazione a catena ed è questa relazione naturale che avvia l'inarrestabile attitudine umana al cambiamento.
Infine voglio citare il grande scrittore irlandese Oscar Wilde riportando qui un suo aforisma tratto da una sua opera dove lo scrittore esprime la forza e le significative conseguenze di una attitudine della natura umana e del non renderne conto,cosa che trovo di grande attualita.

"L'unica cosa che davvero si sappia della natura umana è che muta.La capacità di mutare è l'unica qualità che si possa attribuirle con certezza.I sistemi che falliscono sono quelli che fanno assegnamento sulla stabilità della natura umana e non sul suo sviluppo e la sua crescita.L'errore di Luigi XIV fu quello di ritenere che la natura umana sarebbe rimasta sempre la stessa.La conseguenza del suo errore fu la Rivoluzione Francese.Una conseguenza straordinaria.Le conseguenze degli errori dei governi sono tutte straordinarie."

Tutto è stato cambiamento.
E' lo sarà sempre.
Altrimenti non esisterebbe la Storia.
Per cui inutile e controproducente fermarsi alle continue litanie "tanto non cambia nulla" o "tanto a cosa serve".
Partecipazione diffusa,questo serve,e non eroi ed eroine.

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